Questa Domenica è chiamata tradizionalmente la "Domenica del sordomuto". Nel brano di vangelo proclamato quest'oggi, Gesù si trova in pieno territorio pagano.
Gesù infatti sta tornando dalla Fenicia, attraversando la Decapoli, e qui trova qualcuno che gli conduce un sordomuto. I Dottori della Chiesa sono pressoché unanimi nel ritenere che questo sordomuto rappresenta tutta l'umanità, al di fuori del popolo ebraico.
Il sordomuto era sicuramente un pagano, che non conosceva la religione ebraica, non era cresciuto nella Legge di Mosè e, pertanto, non conosceva le promesse antiche della redenzione, che Dio aveva fatto sin dai tempi di Adamo.
Gesù guarisce il sordomuto nel corpo, ma certamente lo guarisce ancor prima nello spirito e nell'anima ed è interessante analizzare i gesti che Egli compie prima del miracolo.
Anzitutto, ci dice il vangelo secondo Marco, Gesù allontana il sordomuto dalla folla. In effetti questo è necessario: per lasciarsi guarire dal Signore, bisogna allontanarsi dal mondo, inteso non come il mero allontanamento fisico dagli altri, una mera misantropia, ma come la ferma volontà di ripudiare le mode, le ideologie, le false dottrine che imperversano tra le folle, lontane dalla verità di Cristo. Il Catechismo ci insegna infatti che tre sono i grandi nemici del cristiano: il diavolo, la carne e il mondo.
In secondo luogo, il Cristo «mise le sue dita nelle orecchie del sordo [e] con la saliva gli toccò la lingua».
La condizione fisica del sordomuto è immagine della condizione di ogni uomo e di ogni donna privi del Battesimo: senza la grazia, è impossibile ascoltare, cioé comprendere la Parola di Dio, e parlare, cioé dare retta testimonianza.
Il Signore guarisce, apre le orecchie e scioglie la lingua, non solo del corpo, ma anche e soprattutto dello spirito.
E infatti l'evangelista aggiunge un dettaglio molto importante: «si sciolse il nodo della lingua e [il sordomuto] parlò rettamente». L'aggiunta di questo avverbio, "rettamente", ci fa capire che la guarigione riguarda la parola del sordomuto, intesa non solo come capacità vocale, ma come capacità di concetto, e quindi l'intera mente, l'intera ragione di quell'uomo beato, graziato dal tocco di Dio, era stata guarita da Gesù.
Questo è il motivo per cui la Chiesa cattolica, ancora oggi, nel rito del Battesimo, ripropone gli stessi gesti che Cristo compì per guarire questo sordomuto.
Gaetano Masciullo
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